L’abbiamo vista all’opera anche noi dal “vivo” durante la vacanza a Tenerife, ma Paolo di Windspirit ha fatto di più… non si è fatto scappare l’occasione per una breve intervista alla “nostra” ragazza waver!

Ho incontrato Caterina a Tenerife durante il mese di agosto dove si trattiene, sia per i suoi allenamenti estivi nelle acque del Cabezo, che per partecipare  alla consueta tappa del PWA.
La sua muscolatura rende evidente la sua anima sportiva dedita al sacrificio. Infatti Caterina ha con lo sport un legame molto forte. Durante il mio soggiorno a Tenerife l’ho vista andare in acqua ad allenarsi ogni giorno, sia con il windsurf che con il sup. Una volta mentre ero in acqua al Cabezo con la 4,0 ho visto Caterina con la tavola da sup race risalire i quasi 30 nodi di vento con una grinta impressionante.

Scheda personale di Caterina stenta
Numero velico Windsurf: ITA-662
Debutto nel PWA: 2013
Età: 27
Nationalità: Italiana
Residenza:  Torino - Barcellona
Sponsors:  Rougj, Koru Swimwear,  RRD, Mauiultrafins, Reptile Masts
Disciplina favorita: wave
Spot preferiti: Cape Point, Hagaat (Sudafrica), Pozo (Gran Canaria), Carro (Francia).

Ho iniziato a fare i primi passi sul windsurf da piccola, durante le vacanze in Grecia con i miei genitori.
Andavamo in giro per le isole Cicladi con la tenda da campeggio e l’auto carica di bici e windsurf.
Sono salita la prima volta su un windsurf da piccolissima insieme a mio fratello. Utilizzavamo i windsurf dei nostri genitori nelle giornate di calma quando loro non andavano in acqua. Sebbene il mare da sempre ha fatto parte di me il windsurf non mi appassionava molto, fin quando, nell’estate dei miei sedici anni la passione ha preso il sopravvento spingendomi a dedicarmi al windsurf con un approccio sempre più totalizzante.
Ho iniziato ad entrare con le onde a Paros, in Grecia e dopo svariate estati di allenamento mi sono trasferita a Gran Canaria grazie al programma Erasmus, migliorando e familiarizzando con le condizioni dell’oceano, molto più intense di quelle delle spiagge greche a cui ero abituata.

Che ruolo ha il  windsurf nella tua vita?
Il windsurf ora è la mia passione piú grande, è il motore della mia vita direi, organizzo soldi, energía, tempo ed energía per allenarmi e viaggiare e andare alle gare.

Cosa ci puoi dire della tua vita e me riesci a coinciliare nella vita il windsurf?
Coinciliare vita e windsurf è la mia sfida piú difficile al momento.
Mi sono laureata in ingegneria dei materiali tra Lisbona e Trieste ed al momento sto facendo un dottorato di ricerca sulle tecnologie fotovoltaiche. Per ora divido il mio tempo fra dottorato e allenamenti, ma non sempre ho tempo per andare in acqua o viaggiare ed allenarmi quanto vorrei. Per ora sono riuscita a viaggiare e seguire il PWA, tra lavori extra e sponsor,  e in futuro spero di trovare un lavoro o uno sponsor che mi permetta di dedicarmi a questo sport in maniera regolare. Sono troppo dipendente dal windsurf e dall’adrenalina per poter smettere. Ancora qualche anno voglio dedicarmi al PWA e poi per tutta la vita continuare a fare windsurf e vivere vicino al mare.

E per quanto riguarda il PWA?
Il PWA lo vedo come un modo per migliorare, per stare in acqua coi migliori al mondo, per conoscere  le vite delle altre persone appassionate come me. Mi piace la competizione perchè stimola, e perchè confrontarsi con le piú brave al mondo ti mette quel pizzico di sana pressione per allenarti duro e migliorare..
Spero di poter continuare a seguire il PWA, lavoro permettendo e vorrei iniziare anche a gareggiare nel mondo del SUP.

Quali sono le manovre che prefesisci?
Backloop, sicuramente, che ancora atterro con una frequenza bassa! Il forward mi piace e cerco di alzarlo e migliorarlo ancora..
Al momento sto provando la taka ed il wave 360, ci vogliono ancora parecchie ore in acqua però!

Qual’è il tuo obiettivo nel windsurf e nella vita?
Continuare a serfare e viaggiare ancora in nuovi spots, Hawaii e Cile e in futuro coinciliare vita e windsurf in maniera equilibrata!

Windsurf uguale… soddisfazione, salute, passione, adrenalina, dipendenza.
Cibo… guacamole, nachos, e pasta!
Infortuni: frattura primo metatarso, trauma cranico.
Hobby: SUP, sci alpinismo, corsa e ginnastica artística.
Viaggi… campeggio libero in Grecia da piccola e Sudafrica in cerca di onde.
L’amore è: prepararsi la colazione prima di andare in acqua e smontarsi l’attrezzattura…