King of Island 2011!

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Nessuna tessera, 20 euro di iscrizione (30 per gli atleti che partecipavano alla tappa valevole per i campionato EuroSupa) e nessun altro “fardello” burocratico per partecipare ad un evento che vantava, per questa seconda edizione, più di 7000 euro di montepremi, tra cash per i pro e materiali per tutti gli altri.  Il “vecchio” windsurf dovrebbe imparare qualcosa dal “giovane” sup… sempre che si voglia avere un analogo successo sia di pubblico che di partecipazione! I circa 70 concorrenti sono arrivati, oltre che dalle varie regioni d’Italia, anche da Francia, Germania e persino Nuova Zelanda.
Eppure, se ci pensate il sup ha ricalcato la “brutta” strada dell’estremizzazione totale che ben conosciamo nel windsurf: negli ultimi due anni le linee e le tavole da Sup si sono moltiplicate all’infinito… sup all round, sup da surf, sup da race e chi più ne ha più ne metta.
Per fortuna la “Federico Piccinaglia Connection”, organizzatore per il secondo anno consecutivo della King of Island Bergeggi, ha semplificato al massimo le cose. Poche categorie… tanti iscritti: 7 Km per i concorrenti della tappa Europea, 3,5 per km tutti gli altri divisi in Sup Surf (in pratica tavole sotto i 12 piedi all round) e Sup Race (tavole più specifiche per le long distance) in teoria molto più veloci… in teoria e dopo vedrete il perchè.
La tappa tappa europea, quella bella lunga da 7 km, è stata vinta dal “canario” Eric Thierren che in un tempo mostruoso, meno di 45 minuti (il primo della 3,5 km ci ha messo 32 minuti) ha compiuto tutto il percorso, lasciandosi alle spalle il campione dell’edizione dello scorso anno della King of Island, Leonard Nika e Senega Gaetan, mentre per le donne la neozelandese Anderson Anna Bel ha regolato un bel po’ di maschietti chiudendo la prova in 51 minuti, precedendo in classifica la forte Silvia Meucci e Betti Corinna.
Discorso diverso per la gara sui 3,5 km… la categoria Sup Surf è una sorta di “refugium peccatorum” per concorrenti provenienti da altri sport “marini”, tipo windsurf, surf da onda, canoa, kite… e non mancano i vecchi volponi pronti a sferrare la zampata vincente. Un po’ di esperienza, le condizioni del mare bello mosso ed un buon allenamento (vedendo anche la sua cadenza…) hanno permesso ad Alfredo Di Fulvio, famoso windsurfista sin dai tempi d’oro, di vincere la prova mettendosi dietro anche i concorrenti con i Sup Race, in teoria più veloci. Il podio della Sup Surf 3,5 km vedeva così due windsurfisti ed un canoista, classi ‘57, ‘66 e ‘63 (arzilli, i vecchietti…) mettersi dietro la nutrita flotta di pretendenti al trono. Il “lacustre” Alfredo di Flulvio primo e i due locals Mauro Guidetti e il vostro caporedattore di fiducia “smink” Fabio Sabatelli a seguire. Per la cronaca i due locali, quarto e quinto in classifica generale, hanno dato un minuto al terzo della categoria Sup Race 3,5 km. La categoria Sup Surf ha visto la partecipazione di un sacco di windsurfisti locali di vecchia data tipo Albertino Zavattaro (4°) o il nostro Max Frumento (8°), e surfisti come Maurizio Di Leo (12°), contagiati dalla “scimmia” da pagaia!
Per le ragazze ottime prove nella categoria Sup Surf di Ilaria Galassi ed Elena Ganduglia, rispettivamente prima e seconda che hanno messo dietro oltre ad un bel po’ di ometti anche le ragazze del SUP Race, Valentina Ciaburri e Katia Laovar prima e seconda di categoria.
La categoria SUP Race 3,5 km uomini è stata vinta da Stefano Padovani seguito da Maurizio Carlini e Massimo Masotti, volto assai noto del mondo del fitness italiano.
Un gran bel evento, a detta di tutti tra i più “affollati” della stagione grazie anche allo scenario e all’emozioni che il percorso intorno all’area protetta dell’isola di Bergeggi riesce ad offrire. Appuntamento alla prossima edizione con l’intento di battere il record di iscrizioni, ma nel frattempo la “Federico Piccinaglia Connection” non si ferma qui… il prossimo 12 luglio è previsto un altro evento long distance Vado Ligure/Savona, con un altro discreto montepremi… rimanete sintonizzati su Radio Wind News per saperne di più.
Foto © Andrea Levratto  (cortesia immensa)

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3 replies


  1. Fabio attenzione alle distanze percorse sia nella open che nella pro , perché cartina nautica ufficiale in mano la gara open da 3,5km sarebbe 4km e quella da 7km se girata la boa al largo e puntando l’isola non arrivano sicuramente a 7km, poiché per coprire il doppio della gara open i pro avrebbero dovuto girare la loro prima boa al largo quasi al orizzonte per poi puntare direttamente sull’isola e ricongiungersi al percorso open


  2. Ciao Relindo, giro prontamente la tua osservazione all’organizzatore… il percorso open mi è sembrato bello lungo, ma sinceramente non ti saprei dire…allora è per quello che per poco non muoio… 500 metri in più… ma allora l’amico Mauro non mi prendeva… va beh mi sono divertito è questo vale più di tutto!


  3. Con un tracker gps in tasca ho misurato 4.16km, nonostante abbia fatto un pò di traiettorie sballate alle prime 2 boe 4km ci dovrebbero comunque essere tutti.
    In ogni caso come dice smink la cosa importante è che ci siamo divertiti di brutto!

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