Era ora ! quelli vecchi l’ho letti e riletti, anche se devo dire che ogni volta trovo qualcosina che mi era sfuggita.
Alla fine leggo anche i rescoconti delle gare (delle quali confesso, non me ne può fregare di meno….).
Spero invece che la rivista mantenga sempre il suo “taglio” a dispetto e nel rispetto delle esigenze commerciali ma senza perdere di vista il suo vero target che a mio avviso è quello che ne ha decretato il successo e la crescita; parlo delle persone comuni ( quelle che si “sbattono” tutto il giorno per il lavoro, che hanno doveri/piaceri familiari etc etc….) ma che amano PRATICARE questo sport e che per VIVERLO fanno i salti mortali strappando con le unghie e con i denti del tempo (magari anche poco) alle loro frenetiche esistenze.
SIAMO quelli che quando leggono i test fatti da persone “comuni”, i resoconti dei viaggi (magari con famiglia a carico) od anche articoli di “bricolage windsurfistico” si ritrovano e realizzano che non sono i soli “comuni marziani” su questa terra.
Ragazzi, FATECE SOGNA’ !