PWA World Cup Costa Brava… gli Italiani!

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pietromcporc.jpgLunedì mattina avete trovato, rapidissima, la news corredata di video del The 2009 Catalunya Costa Brava PWA World Cup che riportava un breve resoconto di quanto accaduto nelle prime piazze. Stamattima, grazie al contribuito che un inviato un po’ speciale, il buon Pietro Porcella, ci ha gentilmente inviato,  eccovi il punto sulle prestazioni degli Italiani (troverete l’articolo più dettagliato sul prossimo numero di WN).
Testo Pietro Porcella - photo John Carter

Tanti italiani dicevamo, in una gara del PWA International era da tanto che non si vedevano.
Erano ben sette.  Sarà che la Costa Brava è bella e vicina,  sarà che quest’anno ci dovrebbe essere una tappa in Italia a Reggio Calabria. in attesa della conferma a fine mese, vediamo come sono andati. Si sono svolti due tabelloni di slalom, il secondo interrotto alle semifinali. Su tutti spicca il nome di  Malte Rausher, (ITA 777 Point 7-Starboard) 19 anni dell’Isola d’Elba.
Malte, all’ultimo suo anno juniores, è finito con un onorevole 24° posto su 57 partecipanti ed avrebbe anche potuto far meglio.
Magari con un po’ più di concentrazione o con qualche albero di riserva in più (ne aveva uno solo buono e doveva smontare e rimontare le varie vele….). Ha preso un 30.5 nel primo round (dove ha passato il primo turno e poi è finito 8°nella seconda batteria). Ha poi fatto il suo capolavoro nel secondo slalom, dove ha passato bene il primo turno ed ha poi fatto un esaltante  2° posto nella seconda batteria e 5° nella terza. E’ lui la nostra speranza futura in World Cup nello slalom se si convince delle sue possibilità e decide di intraprendere una carriera professionistica seria. Ne avevo sentito parlare quest’ultimo anno, pensando fosse del Lago di Caldaro per il cognome tedesco (preso dalla madre perchè nato in Germania).  Poi l’ho conosciuto ora in Costa Brava e son stato colpito dal suo accento toscano e dal suo viso rotondo e gioviale che mi ricorda il primo Malte Simmer.
Sul suo livello è Alberto Menegatti (ITA-4 Starboard-Simmer Style) finito 34° dopo averci fatto sognare nel primo slalom dove ha sfiorato l’ingresso alle semifinali sfiorate per una posizione(18.5). Il gigante ventiquatrenne di Torbole si è poi disunito al primo turno del secondo round (52.5) compromettendo la sua posizione Overall, ma rimane uno dei nostri cavalli vincenti.
Il giovane savonese, Matteo Iachino (ITA-140 Gaastra, JP, AI 360) quest’anno alla sua prima esperienza che conta col PWA ci teneva a sottolineare che era venuto qui per fare esperienza. E la sta facendo rapidamente, sono sicuro che se continua col tour in Turchia e a Sylt (oltre che Reggio) lo vedremo già tra i primi trenta.
Sfortunata la prestazione di Marco Begalli (ITA-415 Starboard) finito 39°dopo aver passato due volte il turno nelle batterie del primo round (poi cancellate dopo l’arrivo a giochi fatti e dopo aver constatato chi aveva passato il turno). Il Begallone, asciutto e tonico come un maciste è poi  finito 5°nella terza ripetizione quella considerata buona. Fosse stato inglese o francese magari davano già buona una delle prime due…
Nel secondo round invece una busta di plastica l’ha frenato subito dopo la partenza… mortacci! Non ti buttar giù Begallik, il resto dell’anno gli farai vedere i sorci verdi.
Ugualmente ha da lamentarsi Andrea Rosati (I-0 RRD-NeilPryde)  finito 44°dopo una bella prestazione nel primo slalom (26.5) poi nel secondo è stato danneggiato in partenza finendo ultimo (60.5) e compromettendo tutto l’evento che era iniziato bene per lui. In realtà col numero velico dell’Italia c’è anche Patrick Diethelm (ITA-120 North Sail-F2) che con un 10° e un 22.5 è finito al 13° posto in classifica generale. Ma il buon designer della F2, che da un anno non riceve soldi dal suo (ex) sponsor, è svizzero come la sua dolce Karin, anche se vive da noi. Ma non ci conviene naturalizzarlo?!
E’ invece italiano John Benamati (E-313 North Sails, Tabou Boards) finito al 39° posto, quasi quanto la sua età. Situazione opposta di Diethelm.: John è italiano, ma vive alle Canarie.
Scorrendo la classifica arriviamo al 52°e penultimo posto di Massimo Colombi (ITA-56 sponsored by la sua Isola D’Elba). Massimo non aveva nessuna velleità se non quella di accompagnare sapientemente il figlio Malte. In compenso lo storico istruttore cinquantaquatrenne dell’Isola d’Elba vinceva molto a briscola coperta e scoperta o a scopetta. Ma giocava contro di me… ed io lasciavo andare… e che sono un giudice PWA?

 

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