North sails Ice 4,2 08
Se avete un po’ di tempo date un occhio al divertente video della North Sails, che “gira” sul nuovo sito di Wind News, (www.windnews.it/2007/10/18/bjorn-10-vele-un-albero-solo/).
Sarà sicuramente utile per capire il “minimum.mast. concept” che North ha ideato qualche anno fa: in pratica con un solo albero, nel caso della Ice, il 400/19, si può armare tutte le misure della linea dalla 3,0 alla 5,7. Non sempre questo concetto è proprio “perfettissimo” soprattutto se si usano le metrature al limite estremo della linea, nel caso della Ice, la 3,0 e 5,7.
Vi dico questo perchè l’anno scorso testando la Ice 5,7 ci siamo resi conto che la vela si poteva armare ed usare tranquillamente con il 400/19, ma, alla verifica dei fatti, in acqua, andava molto meglio con il 430/21. Nell’arco dell’anno parlando con diversi surfisti che utilizzano rigs North è anche emerso quanto, a parte gli “estremi” succitati, il fatto di poter armare con un solo albero tutte le metrature ed avere delle vele veramente performanti, sia un gradissimo passo avanti.
Abbiamo così voluto provare la Ice, in una misura più “centrale”, la 4,2 con il 400/19, ma senza utilizzare l’albero ideale e cioè il North Platinum Rdm 400/19, ma con i “nostri” Reptile Pynthon carbon 100 e Cobra Wave carbon 80. Questo perchè le vele, nell’anno del Signore 2007, secondo noi, dovrebbero andare bene con qualsiasi albero dotato del giusto IMCS e di un’adeguata percentuale di carbonio. Questa osservazione che a più, compresi noi, sembra ovvia, tanto ovvia alle fine non è… perchè da albero ad albero della stessa misura ed imcs ci sono invece delle belle differenze ed al proposito vi invito a leggere il dossier tecnico sui mast apparso sul numero 300 di Planche Mag francese (ago/settembre 07). Leggendolo ho anche capito perchè, qualche mese fa, siamo riusciti a rompere un carbon 100% 490/28 da gioielleria, solo cercando di trimmare una 8,1 con i camber.
Dopo tante parole occupiamoci della Ice 4,2 2008: North non distingue Woodoo e Ice, le due vele wave in catalogo, con gli indirizzi on shore o sideshore. Entrambe le vele vanno benissimo in tutte le condizioni wave che si possono incontrare, ma la Ice ha un feeling più diretto e la Woodoo è leggermente più elastica e tollerante, in virtù della piccola finestra in vinile, ed è sicuramente più rinforzata. La Ice 4,2, che alla prova in acqua, armata con i nostri alberi, si è rivelata una superba vela da onda, appare infatti un pò “leggerina” come costruzione a causa dell’ampia finestra in monofilm non tramato. Chi è soggetto a molte frullate o esce in posti pericolosetti per l’incolumità dell’attezzatura, farebbe bene a volgere l’attenzione verso la Woodoo, che fa parte del club delle “highlander sails”.
Per il resto non possiamo che dire un gran bene della Ice: si arma in un attimo, a parte il discorso finestra, è ben rifinita e curata nei vari particolari. E’ estremamente leggera sulle braccia ed in acqua offre una stabilità eccellente anche quando il vento è veramente forte. Difficilmente ci si ritrova scomposti sotto raffica, e ci si può dedicare alle surfate certi che la vela risponderà con un comportamento rapido e reattivo, quando ce n’è bisogno ed un attimo dopo neutro, veramente neutro, quando lo deve essere.
Una “signora” world cup wave che fa della leggerezza, della manovrabilità esemplare e dell’equilibrio generale i suoi cavalli di battaglia.
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