RRD WaveCult 85 lte/08
Negli ultimi due anni la linea Wavecult e questo modello in particolare, si sono ritagliati una grande fetta di estimatori. Non potete sapere quanti surfisti, nei vari spots che frequento, mi hanno chiesto se avevo intenzione di vendere il WaveCult 84 ‘07 di cui sono felice possessore. E per darvi un’ulteriore idea di come vada bene quel modello, vi posso aggiungere che il mio amico Luca “Surfactivity”, al quale le capacità di waver e le tavole da provare non mancano di sicuro, si è ricomprato un WaveCult 84 identico, dopo aver distrutto il suo, sugli scogli di Albenga.
Ho deciso così di provare il nuovo modello 2008 dotato di 85 litri, facendo i dovuti confronti con il mio WaveCult 84 2007.
Facendo mente locale… che cos’è l’unica cosa che mancava ad una tavola che reputo quasi perfetta per le capacità di un waver di livello medio?! Quel minimo di spunto in più in planata con la 5,7, vela che questa tavola regge perfettamente. Nelle mie mie circa 100 uscite dello scorso anno, il WaveCult 84 mi ha accompagnato quasi sempre e solo un paio di volte mi è capitato, in condizioni marginali, di rimpiangere il Fanatic Freewave 86 che mi aveva fatto da tavola “grande” nei due anni precedenti. Una grande tavola anche quella, più planante e più veloce, ma niente a che vedere con un wave vero, che oserei definire di razza, come il WaveCult 84.
Quest’ultimo è diventata in pratica la mia tavola unica, perchè anche con la 4,2 la sua duttilità non mi ha quasi mai costretto a tornare a riva per prendere il mio “piccolo”, il WaveCult 68.
In pratica le cose non sono cambiate granchè con il nuovo modello da 85 litri: si, forse plana un pelino prima con la 5,7, visto che è più grande e più leggero e magari è leggermente più “pagnottoso” con la 4,2, ma quest’ultima sensazione è emersa dopo una settimana di uscite con il ventone ed il WaveCult 65. Tutto sommato anche il nuovo WaveCult 85 LTE conferma una grandissima duttilità, una facilità in surfata e un’attitudine ad offrire delle grandi prestazioni sia che si surfi onde piccole e molle in condizioni tipicamente europee, sia che si affronti onde e condizioni decisamente più serie. Nonostante quel pizzico di volume e di centimetri in più di lunghezza questa tavola rimane tra le più manovrabili in circolazione per quanto riguarda le surfate, permettendo dei cut back radicali. Insomma anche quest’anno un best seller… con in più una nuova pinna in G10 molto più performante.
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