cabarete 06
Eh si, sarebbe stato molto più facile scriverlo ad ottobre dello scorso anno, appena tornati, ma essendo Cabarete, una meta tipicamente estiva, non avrebbe avuto tanto senso, proporvelo nello scorso autunno. Anche perchè ci sono stato anche a febbraio, in occasione di un meeting Bic e mi ricordo di dieci giorni quasi consecutivi di pioggia a catinelle, tanto che al mio ritorno, gli amici invidiosi per il mio viaggio ai caraibi, mi avevano preso in giro chiedendomi se ero stato una settimana chiuso in cantina, visto il colorito “pallidino”.
Non ho mai ben capito perchè Barbados che sulla cartina è ad un tiro di schioppo dalla Repubblica Dominicana, sia una meta tipicamente invernale, non consigliata d’estate per il windsurf e viceversa…. probabilmente misteri dell’aliseo!
Comunque come per le altre isole dei Caraibi, anche qui il clima è praticamente tropicale tutto l’anno con degli sbalzi di temperatura minimi tra i mesi di Dicembre Gennaio (25º - 26º) e Luglio Agosto (29º - 30º) e una temperatura dell’acqua costantemente intorno ai 24º - 26º.
Conosciuta nelle carte geografiche, come isola Hispaniola, la Repubblica Dominicana è compresa tra il 174º e il 195º di latitudine nord e fra il 68º e i 72º di longitudine ovest; la superficie totale dell’isola è di circa 76.000 kmq, tale da essere considerata per dimensione la seconda più grande isola delle Antille, confinante con Haiti e praticamente di fronte a Cuba.
Meta di numerosi turisti, la Repubblica Dominicana è principalmente famosa nel mondo per la sua capitale Santo Domingo, per le città di Punta Cana, Puerto Platza, Samanà (la scorsa estate tutti i tour operator locali cercavano di portarci a vedere dal vivo l’Isola dei Famosi, cosa di cui personalmente non me poteva fregare di meno…) e l’isola di Saona, per le loro famosissime spiaggie bianche e il mare turchese, mentre Cabarete è situata sulla costa settentrionale a circa 35 km da Puerto Plata, quasi al confine con Haiti.
Ed ora, dopo aver scopiazzato alla grande (cosa che continueremo abbondantemente a fare in questo articolo…) dai nostri precedenti report, facciamo mente locale e cominciamo la nostra “storia”.
Dopo aver perso tutta la scorsa estate a cercare un volo ad un prezzo abbordabile per Mauritius, ci siamo ritrovati a fine luglio con le consuete pive nel sacco. Non c’è rimasto che giocarci il nostro asso nella manica e cioè Anneliese della Sun and Fun Italia (0365 953204 - info@vacanzewindsurf.com) che all’ultimo momento ci ha trovato voli e sistemazione nell’accogliente Hotel Villa Taina di Cabarete.
Naturalmente due giorni dopo aver pagato il nostro viaggio (volo + hotel con trattamento mezza pensione più o meno 1500 euro a cranio per due settimane) sono saltati fuori su internet, i voli per Mauritius ad un prezzo abbordabile, ma poco male… ormai la nostra mente era a Cabarete, dove c’eravamo trovati da re nel 2001.
Gli unici voli disponibili a pochi giorni dalla partenza, naturalmente partivano da Monaco di Baviera che abbiamo raggiunto con il capiente Grand Vojager, visto che alla fine siamo rimasti in cinque, della decina che dovevamo essere. Meglio pochi, ma buoni direte voi… e così il sottoscritto, più Silvia, l’immancabile Straccio, Paola e Muniz siamo partiti il 7 di agosto alla volta di Monaco.
Se abitate nel Nord Italia, vi consiglio questa soluzione: in auto non ci vuole una vita (a patto che l’auto non faccia le bizze…) e partendo il giorno prima, si può fare una serata in giro per Monaco con cena alla birreria HB, che diventa quasi un must… nonostante i postumi!
Passata la sbronza, la mattina successiva abbiamo raggiunto il ben organizzato aeroporto di Monaco e siamo finalmente partiti alla volta di Cabarete.
L’arrivo in terra Dominicana, all’aereoporto di Puerto Plata, dopo 10 ore di volo, non è stato così traumatico come nel nostro precedente viaggio nel 2001, dal punto di vista calore ed umidità, perchè anche in Italia, al momento della nostra partenza si boccheggiava per l’afa… e questo dovrebbe darvi l’idea di quanto è cambiato in pochi anni il nostro clima!
Viaggiando con la Sun and Fun, siamo riusciti con un sovrapprezzo di 30 euro a testa, a portarci le nostre tre sacche con tavole da windsurf, vele e surf da onda: soluzione che vi consiglio se pensate di rimanere in Repubblica Dominicana per più di due settimane. Se portate con voi le sacche la prima cosa che vi consigliamo di fare arrivati in aeroporto, è di cambiare almeno qualche dollaro o euro con la moneta locale i dollari dominicani, in quanto sarete assaliti da persone del posto che vi trasportano la tavola per 10 metri alla volta per poi lasciarla in mano ad altri chiedendovi di continuo la “propina” (la mancia).
Una volta usciti dall’aereoporto sarà altrettanto con la gente che vi prende e vi procura un taxi offrendovi il miglior prezzo… pertanto se sarete forniti soltanto di tagli da 10 dollari americani vedrete sparire sotto i vostri occhi un buon quantitativo di soldi senza quasi accorgervene.
Raggiungere Cabarete non è difficile, basterà prendere uno dei tanti taxi presenti in aeroporto, e concordare il prezzo della corsa che si aggira intorno ai 30/40 dollari per l’affitto dell’intero taxi.
Noi che viaggiavamo sotto l’ala “protettrice” della Sun and Fun, abbiamo trovato all’aereoporto ad attenderci Capitan Fix e cioè il buon Franz che gestisce Villa Taina ed il locale centro windsurf Orca, con due furgoni, uno per noi ed uno per le tavole e le valigie. Naturalmente poi ci sono gli imprevisti, tipo perdere le sacche dal tetto del furgone lungo la strada che va dall’aereoporto al paese di Cabarete e rischiare la vita per recuperarle, tenendo conto di come guidano i locali. Ma questo fa parte dei rischi del windsurfista con “sarcofago a carico”… se poi pensate che nonostante il “volo” dal tetto, la roba da windsurf è sopravvissuta praticamente indenne, si può anche non prendersela più di tanto! Magari, a dire il vero, Straccio un po’ incazzato lo era, visto che non ha avuto la stessa fortuna con le sue due tavole da onda, belle massacrate dall’impatto, ma il buon Franz ha provveduto in un paio di giorni a farle tornare come nuove.
Windsurf info
Il primo impatto con la spiaggia di Cabarete è stata… un mezzo incubo: rispetto al 2001 una marea di aquiloni oscurava l’orizzonte!
I nostri cugini “aquilonari” infatti sono presenti in massa visto che larga spiaggia di sabbia va bene anche per gli esercizi a terra e alla mattina con meno vento e acqua piatta ci sono ottime condizioni per imparare. Nel pomeriggio aumenta l’intensità del vento e kite beach, all’estrema sinistra della baia guardando il mare, diventa un campo da gioco per gli esperti.
Ma nonostante Cabarete sia diventata ultimamente molto famosa per il kite, rimane una meta sfruttabilissima anche per il windsurf, sia per i principianti, sia per i freestyler, sia per tutti colori che vogliono affinare la propria tecnica tra le onde in grande tranquillità.
Innanzi tutto bisogna distinguere la stagione estiva da quella invernale: durante dicembre, gennaio e febbraio troverete vento più leggero, la vela più utilizzata è le 5.3 per i più leggeri e la 5.7 per i meno leggeri, con onde che vanno dai 3/4 metri sino ai 6 metri. In inverno il reef è completamente chiuso da delle barre mast high tanto da trovare onde anche all’interno della baia. Durante questo periodo lo shore break diventa “spesso”, arrivando ad altezze di circa 2.5 metri.
Durante l’estate le cose cambiano…. tanto per cominciare segnatevi che per surfare è sufficiente utilizzare una lycra durante i primi giorni, per evitare scottature, e poi si può uscire in costume. Se gli alisei sono presenti, sull’isola è assicurato un termico che inizia alle 13 per raggiungere il suo picco massimo verso le 15 per poi calare nuovamente verso le 18/19.
All’interno della baia troverete soltanto dei ciop, mentre sul reef distante circa 800 metri è possibile trovare le onde. Il vento proviene leggermente da terra tanto è vero che sotto riva è praticamente inesistente, non facilitando la partenza ai meno esperti, mentre spostandovi sottovento arriva più disteso, consentendovi una planata immediata.
Il vento è presente sin dal mattino, ma molto leggero, permettendo ai principianti di imparare o di perferzionarsi nelle manovre base, mentre verso le 13 inizia a rinforzare. Nelle giornate più tristi è costante intorno ai 15-18 nodi permettendovi di planare con vele dai 7.2 e tavole sui 120 litri per i più pesanti sino alle 5.8 e un freewave sui 90 litri per i più leggeri, mentre nelle giornate migliori arriva sino ai 25-30 nodi e le vele utilizzate vano dalla 5.3 alla 4.7 con tavole wave anche sui 85-75 litri.
Si esce mure a dritta ed il reef o meglio i reef sono due, uno più sopravvento posizionato al 45º rispetto alla spiaggia, dove le onde seguono la direzione del vento arrivando storte, ma abbastanza buone per saltare rimanendo costantemente intorno al metrozzo. Si tratta di onde non pericolose che si sbriciolano sulla cresta che non fanno mai close out e in più qui l’acqua è abbastanza alta tanto è vero che è assai difficile toccare il reef che si trova a circa 1.5/2 metri di profondità. Le onde sono abbastanza distanti tra di loro permettendo a tutti di provare a fare le prime manovre, inoltre per chi non ama il wave, adiacente alle line up, troverete un canale di circa 100 metri dove l’acqua è praticamente piatta.
Direttamente sottovento a questo canale troverete il secondo reef. Qui l’acqua è molto più bassa del precedente e nei giorni di bassa mare arriva a circa mezzo metro dal corallo quindi è molto facile toccare con i piedi e rompere qualche vela. In questo punto la costa gira ed il reef in questione arriva sino all’altro capo della baia, pertanto le onde arrivano dritte verso di voi ed il vento gira leggermente da terra sino ad arrivare alla sera quando inizia a calare e a disporsi perfettamente side, side- off shore.
Unico vero problema lo scorso anno (agosto 2006), è stato legato al fatto che l’aliseo era mal “messo” e spesso e volentieri, non raggiungeva l’intensità giusta per potere usare vele e tavole piccole. L’abbinamento ideale, proprio per questa ragione, per quelli alla ricerca delle onde, è stato un wave grande o un freewave 85/90 litri ed in pratica una sola vela, la 5,3 (a seconda del vostro peso, una 4,7 ed una 5,7 avrebbero coperto ogni evenienza).
In casi di aliseo “ballerino” un’avvertenza importante è quella di sfruttare al massimo quel paio d’ore nel primo pomeriggio, quando il vento, per effetto della termica, aumenta di intensità. Se quel paio d’ore lo passate invece a mangiare al ristorante, anche perchè spesso da riva non si capisce quanto sia forte il vento sul reef… beh mentre gli altri surfano e saltano, voi passerete la vacanza, come un nostro amico, a lamentarvi per il vento è troppo loffio e a girovagare su internet per vedere se, a casa o nella vicina Francia, c’è vento forte… mentre siete ai Caraibi!
Certo non sempre sul reef ci sono onde degne di chiamarsi tali, ma se qualche perturbazione, che spesso e volentieri da settembre in poi si trasforma in uragano, transita in prossimità della Repubblica Dominicana e… beh allora la situazione cambia!
Con le perturbazioni il vento rimane delle stessa intensità, ma ci si può ritrovare sul reef con un bel alberello d’onda. In queste condizioni il reef Cabarete diventa un vero spettacolo e e vi ritroverete a surfare insieme ad una bella banda di assi locali, capeggiati dal sempre simpatico Tony Garcia. Quando ci sono i Garcia boys…. eh beh, fuochi artificiali con il windsurf!
A dire tutta la verità, ogni tanto il tempo può essere rovinato dagli uragani che passano al largo di Santo Domingo, ma che soltanto raramente raggiungono l’isola. Noi ne abbiamo preso uno che però si è sfogato a sud dell’isola, lasciando a Cabarete, solo una giornata di pioggia a catinelle. In presenza degli uragani che spesso portano vento intorno ai 50 nodi è vietato fare anche il bagno al mare, quindi se vi passa in mente l’idea di surfare sappiate che ad attendervi troverete i poliziotti che vi arresteranno e vi faranno la multa.
Ma se parliano dell’agosto scorso e delle perturbazioni che portano sole onde grosse, beh vi posso dire che ho potuto apprezzare alcuni punti a favore di Cabarete: essendo diventato una meta principalmente destinata ai kiters, ci sono molto meno windsurfisti sul reef, cosa che permette di surfare le onde in relativa tranquillità anche perchè la maggioranza dei kiters preferisce spararsi dei gran saltoni sotto riva, ben visibili dalla spiaggia, piuttosto che venire a surfare le onde a un chilometro da riva.
A dire il vero qualche eccezzione c’è, tipo il mio amico Andrea de Roma, ex windsurfista (ed autore nel 2000 di un mega articolo su Cabarete da cui sto attingendo a piene mani…) ri-incontrato per caso sull’aereo dopo quasi cinque anni che non ci vedevamo. Andrea si surfava le onde alla grande con il kite e soprattutto, quando con la mia 5,3 ed mio Wavecult 84 planavo a malapena, lo invidiavo non poco…
A proposito di amici persi e ritrovati, apro una parentesi su quanto sia piccolo il mondo dei windsurfisti: nel viaggio di andata in aereo, oltre a ritrovare Andrea e Giuliana, mi sono seduto vicino ad una coppia… lui parlava di windsurf con lei, ed è stato facile di lì a poco fare amicizia. Abbiamo parlato per un po’ fino a che lui non mi ha detto: “… ho un amico ingegnere, che ad certo punto ha mollato tutto, ed è andato a vivere a Maui. Doveva fare un anno sabbatico… poi invece non è più tornato a casa. Mi mandava i suoi report mensili, veramente “gustosi” che ad un certo punto ho girato le sue mail con i report ad un giornale di windsurf per vedere se interessavano… beh, pensa che adesso Giampaolo ha una rubrica fissa su quel giornale!”
Ma guarda un po’: mi ero imbattuto in uno dei migliori amici del cammar… avreste dovuto vedere la faccia di Fabrizio, quando gli ho detto che l’interlocutore delle sue e-mail ero io!
Al proposito lasciatemi rivolgere un caro saluto a Fabrizio e Monica, ma torniamo a palla…. visto che i vari centri, compreso quello di Villa Taina, permettono ai loro clienti e agli altri, pagando i “canonici 4 scudi”, di lasciare l’attrezzatura montata (e “guardianata” giorno e notte), se il vento sotto riva è loffio, basta fare un piccolo sforzo e uscire più al largo sul reef per controllare che fuori non ci sia la mazzata…
Centri Windsurf
Per chi non vuole vuole viaggiare con sarcofago a “carico” ci sono diverse scuole ben attrezzate, dalle quali potete affittare tavole e vele recentissime a prezzi che partono dai 180 euro a settimana. Chiaramente prenotando prima, non si rischia di rimanere senza il modello che magari volevate usare, e si risparmia qualche euro.
Villa Taina, la nostra sistemazione, dispone di un centro F2/North, che da quest’anno si chiama Orca Surf, direttamente sulla spiaggia davanti all’albergo.
Il più grande centro windsurf di Cabarete, Vela Highwind Center (Spin Out) si trova invece nel centro della baia, a pochi metri dal mare, con vento pulito e poco shore break. Ci trovate la nuovissima gamma di 110 tavole JP e Starboard e 120 rigs della Neil Pryde. Il team di Udo e Jens è molto professionale e vi aiuterà a migliorare con il loro programma divertente di corsi, con i loro consigli e “clinics” gratis. Oltre al mega-programma per il windsurf vengono organizzate escursioni alla vicina spiaggia Enquentro Beach per fare surf da onda, gite in mountain bike, a cavallo, canyoning o wakeboarding. Il centro come dall’altra parte anche quello di Villa Taina, dispone di un bel bar “surferstyle” dove il sabato preparano un barbecue, un shop, docce con acqua dolce, wc e delle cassaforti per i vostri valori.
Altro centro tra i più gettonati è il Club Mistral, dove tutti si trovano a loro agio. Oli e Sweetie si occupano con gentilezza degli loro ospiti e le attrezzature sono ottime, come in tutti i Club Mistral. Questo club è situato a sopravento della baia di Cabarete (lunga 2 km).
A causa di una lingua di terra posta a sopravento c’é poco vento per i primi metri, condizione molto apprezzata dai principianti che fanno i corsi vicino riva. Dopo questo piccolo buco di vento si esce senza problemi, solo con un minimo di shorebreak. Il centro si trova sul terreno del Beachotel El Pequeno Refugio che è ancora in fase di ricostruzione e dista 50 metri dal mare.
Spots alternativi e surf da onda
Un altro spot di Cabarete, meno conosciuto dai windsurfisti, è Encuentro.
Posizionato sottovento alla baia di Caba-rete, distante più o meno cinque chilometri, Encuentro beach è un paradiso per surfisti da onda. Il reef è molto vicino a riva, l’acqua è molto bassa circa 25-30 cm, le onde, quando ci sono perturbazioni in giro, sono delle vere barre di 2-3 metri lunghe circa 600-700 metri che tubano.
Durante la mattina è territorio dei surfisti da onda, mentre le 14 quando il vento inizia a rinforzare, questi lasciano il posto ai windsurfisti che non sono mai più di 3-4 persone. Anche qui si esce mura a dritta ed è un spot da prendere in considerazione quando nella baia di Cabarete si esce con la 5.3 bella piena. Potrete raggiungere Encuentro direttamente via mare “sparandovi” un bel lascone, per poi tornare indietro la sera con il taxi. Al proposito vi consigliamo di concordare sia l’andata che il ritorno con un tassista, a cui comunicherete l’ora in cui deve venire a prendervi, costo dell’operazione rd$ 200/250 (1 EUR = 42.9371 Pesos) compresa l’attrezzatura.
Se si vuole invece fare surf da onda a playa Encuentro, bisogna svegliarsi presto, inforcare il motoconcho (moto taxì) e raggiungere la spiaggia. Viaggiare agli 80 all’ora con la tavola da onda sotto il braccio non é sicuramente l’ideale per continuare bene la vacanza e quindi forse conviene prendere il camion del buon Antonio che passa tutti i giorni alle 6,30 e alle 8,30 davanti agli hotel per “raccattare” i surfisti da onda. A dire la verità non è che si rischi tanto, tanto meno, dato che si tratta di un vero camion sul cui cassone sono state montate delle panche di legno, dove trovano posto almeno una decina di surfisti. Una frenata brusca e ciao…. inoltre ve lo sconsiglio caldamente se avete mal di schiena: l’ultimo pezzo di strada, sterrato, è tremendo!
Il servizio è gratuito per i surfisti che poi affittano le tavole da surf presso il centro di Antonio a Encuentro e quindi se avete le vostre tavole, per evitare spiacevoli discussioni, concordate un forfait con Antonio per il trasporto.
Le onde di questo spot sono belle, abbastanza ripide, finché il vento non entra a rovinarle verso mezzogiorno: alle 11, il camion di Antonio fa un primo viaggio a riportare i surfisti delle 6,30 e alle 13 un secondo per riportare quelli delle 8,30.
Se invece avete scelto l’opzione “motoconcho”… auguri! Ricordate solo di non pagare all’andata… se no, non vi vengono a riprendere!
Durante i week-end, meglio programmare delle gite o starsene tutto il giorno a playa Encuentro nella quale di pomeriggio quando c’é tanta gente si è in 20 persone! La spiaggia di Cabarete é infatti invasa, il sabato e la domenica, dai locali e dai loro amici che affluiscono dai paesi vicini con dei grossi pullman. Il risultato é che c’é una marea di gente in mare, tanta che é quasi impossibile uscire dall’acqua con il windsurf senza rischiare di ammazzare qualcuno.
Escursioni e gite
A proposito di gite domenicali…. se volete cominciare con qualcosa di poco impegnativo dal punto di vista tempo e soldi, potete fare un salto a Sosua, distante circa 20 km da Cabarete, facilmente raggiungibile con un taxi. Si può fare snorkeling facilitati da una zona di reef molto bassa e sbizzarrirvi nello shopping in un un mercatino abbastanza grande. Ricordate che fare shopping a Cabarete è forse uno dei divertimenti maggiori, qui potrete trovare di tutto, ma ricordatevi anche che la contrattazione è la regola basilare per fare dei buoni affari.
Se desiderate fare dello shopping abbastanza consistente, vi consigliamo di fare un salto a Puerto Plata.
Ma anche nella stessa Cabarete l’artigianato locale offre piatti e vassoi in legno e i caratteristici quadri con la pittura del posto. Da non perdere una visita nelle varie cigar factory dove potrete trovare la più vasta quantità di sigari, sia come qualità che gusto, nonché farvene preparare qualcuno all’istante, oppure acquistare una scatola da 25 pezzi a prezzi abbordabili. Al proposito non comprate i sigari in spiaggia dai venditori ambulanti… quella volpe di Straccio ha acquistato, dopo lunghissima e laboriosa trattativa, una scatola di sigari cubani a 1200 RD$ … la stessa identica scatola costava poco più della metà, nel negozio davanti al nostro albergo, lo stesso dove probabilmente l’aveva acquistata il venditore.
Sempre per gli amanti del shopping, lungo la via principale di Cabarete potrete trovare a prezzi europei t-shirt, costumi, licre, camicie… delle marche più famose ed anche i migliori “tarocchi” a prezzi invece abbordabilissimi. Sfido chiunque ad accorgersi della differenza e vi segnalo che più di uno del WN team si è rifatto completamente il guardaroba con meno di 50 euro! Se avete in mente gite un po’ più “serie” senza strafare perchè nel pomeriggio è previsto vento forte… cominciate con Playa Grande e Playa Diamante. Di tratta delle due spiagge più belle del nord dell’isola, distanti da Cabarete circa 45 minuti di macchina. Potete decidere di affittarne una o prender il solito taxì, tanto più o meno il costo è uguale.
Se avete voglia di affrontare sei ore di auto (tre all’andata e tre al ritorno) vi consigliamo di fare un salto a Samana, penisola famosa per le spiagge da pubblicità, del genere mare turchese, spiaggia bianca con prato all’inglese; da qui potrete prendere il traghetto per dirigervi a Cajo Levantado, piccola isola dove si dice sia stato girato lo spot della Bacardi oppure andare a visitare le cascate, molto suggestive e belle sono quelle di El Limon vicino a Samana.
Volete fare i turisti sul serio?! Non potete perdervi una gita di due giorni all’isola di Saona, situata nell’estremo sud dell’isola: i vari tour operator lungo la strada principale di Cabarete ve la organizzeranno senza problemi.
Altra meta consigliata, un po’ più vicina e consigliabile a chi non si vuol perdere neanche un soffio di vento, sono le grotte di Cabarete dove a 25 metri di profondità potrete fare il bagno in vasche d’acqua calde in compagnia dei pipistrelli.
Dove mangiare
Ed ora occupiamoci del mangiare… per colazione e per chi ha scelto al soluzione fai da te o il solo pernottamento, consigliamo il forno/pastelleria al centro di Cabarete, situato di fronte al No Work Team. Un caffè ed un cappuccino decente, da abbinare a “stupendi” cornetti con crema e uva passa oppure, se volete stare leggeri, optate per i piatti di frutta composto da ananas, melone, papaia, frutto della passione, mango…
Per il pranzo…. beh se siete surfisti seri, avrete fatto una colazione pantagruelica (soprattutto se è compresa…) che vi permetterà di arrivare a sera con un solo spuntino a base di frutta, ad esempio un ananas intera o un mango, che le signore del posto vi venderanno in spiaggia.
Per la cena non avete che da sbizzarrirvi… pizza o piatto tipico dominicano (riso, fagioli, e mezzo pollo) o, meglio ancora, un aragosta, il tutto inaffiato dalla birra locale Presidente! Magari l’abbinamento farà inorridire i buongustai, ma nei vari ristornatini sulla spiaggia troverete tutto quello che volete. Occhio ai prezzi: rispetto al 2001 si sono praticamente raddoppiati, ma è successo anche da noi con l’avvento dell’euro… e il doppio di un conto dominicano non è per nulla paragonabile a quello italiano!
Per finire un cenno alla vita notturna che a Cabarete inizia dopo le 23 e si svolge principalmente anche’essa nei bar situati lungo la spiaggia. Single… occhio alle malattie: uomo o donna avvisata, mezzo salvata!
Rispetto al 2001, di sera la prostituzione sia femminile che maschile (mai viste tante tardone accompagnarsi a ragazzini “big bamboo”) è molto più visibile di un tempo anche a Cabarete.
Info utili
Visto: ai cittadini Italiani non è richiesto alcun tipo di visto ma, al momento dell’arrivo deve essere acquistata una carta turistica del costo di US$.10
Documenti: passaporto. Per guidare è sufficiente la patente italiana.
elettricità: 110 volt con prese elettriche all’americana. Conviene per ricaricare telefonini, cineprese macchine fotografiche… di dotarsi di adattatore prima di partire.
Fuso orario: cinque ore in meno rispetto all’Italia, 6 ore quando è in vigore l’ora legale in Italia.
Informazioni di salute: nessuna vaccinazione obbligatoria. Per le eventuali vaccinazioni raccomandate, rivolgetevi alla vostra Asl.
Lingua: Spagnolo
Moneta: Peso dominicano (RD$) diviso in 100 centavos. La moneta nazionale è il Peso Dominicano, diviso in 100 centavos, il cui rapporto con il dollaro U.S.A. è di 1 US$ contro 31.928 Pesos RD (1 EUR = 42.9371 Pesos). Per i pagamenti sono accettate le più diffuse carte di credito Visa, MasterCard, American Express.
Telefono: per chiamare dall’Italia il prefisso è 001.809. Per chiamare dalla Rep.Dominicana in Italia il prefisso è 01139 + il prefisso della città + il numero di telefono. I cellulari italiani (con roaming Internazionale attivo) funzionano, ma occhio alle mazzate sulla boletta.
Autonoleggio: in Repubblica Dominicana sono presenti le maggiori compagnie internazionali di noleggio auto: Avis tel. 809/535.7191, Hertz tel. 809/221.5333, Budget tel. 809/566.6666, National tel. 809/562.1444, Nelly Rent tel. 809/587.7997.
Il costo medio del noleggio di un’auto va da 280 dollari la settimana per una utilitaria e 50/60 dollari al giorno per un’auto di media cilindrata.
scarica il report in formato pdf