Gun sails Hammer 4,7 2007

hammer 4,7/2007

Che dire quando ci si ritrova a parlare di vele, come le due di questa pagina, che costano 150 o, come nel caso della Hammer, anche 200 euro in meno di prodotti di velerie considerate, a torto o a ragione non ci metto becco per ovvie ragioni, più blasonate? Un paio d’anni fa, il lavoro di tester era molto più facile: le vele wave della Gun sails, ad esempio, erano obiettivamente più pesanti della concorrenza, magari più rinforzate, ma meno leggere sulle braccia anche in acqua.

Già l’anno scorso il gap aveva raggiunto limiti difficilmente riscontrabili anche dai tester più scafati. Una Hammer 4,7 della scorsa stagione, alla fine di un’uscita wave di alcune ore, poteva risultare leggermente più “affaticante” ad esempio di una Session o di una Ice, universalmente considerate due delle migliori wave sail in circolazione. Magari ci voleva un pelo di forza in più, quando si surfava soprainvelati, ma la Hammer vi ripagava con una robustezza a prova di bomba, non riscontrabile su altre vele. Quest’anno le cose sono diventate ancora più difficili perchè sinceramente non posso dire di trovare sostanziali differenze tra la nuova Hammer le altre vele della nuova stagione, provate fino ad ora. Mi sono concentrato nelle session tra le onde dell’ultimo mese, a provare e riprovare diverse vele wave, rovinandomi anche un paio di uscite, perdendo troppo tempo per cambiare e trimmare diversi “motori” della stessa metratura, ma non sono riuscito a trovare il bandolo della matassa. Le cose sono due: o io sono così vecchio ed “anestetizzato” che non mi accorgo più di nulla o le vele dell’ultima generazione, comprese questa Hammer, vanno benissimo.

Questa vela radical wave della Gun, è cambiata profondamente dallo scorso anno, soprattutto nel look completamente stravolto per seguire la nuova moda dei materiali tramati, bianchi, lucidi e specchiati. Senza dubbio la Hammer è ora molto più gradevole alla vista di quella dello scorso anno, soprattutto se non si è juventini, ma la proverbiale robustezza non risulta “intaccata”. Le rifiniture sono di alto livello e la qualità dei rinforzi e dei vari accessori si è ulteriormente affinata. Il peso a “secco” è variato poco, in meglio, ma in acqua la Hammer 4,7, dimostra una leggerezza sulle braccia da “annientare” qualunque perplessità. L’abbiamo armata senza difficoltà sia con il Maverx Stilo 400/19 carbon 100 sia con il Wave Runner rdm 400/19 carbon 45.
Con il carbon 100 indubbiamente la Hammer si esalta e tra le onde il rendimento è ottimale. Leggera, nervosa e reattiva, eroga una potenza giusta, mai eccessiva, che permette di planare bene praticamente sempre e di saltare con facilità, aggredendo le onde. E quando si comincia a scenderle, rimane bella neutra, cosa che permette di affinare le nostre surfate in front side. Tutto sommato il feeling, l’equilibrio generale e la manovrabilità risultano ulteriormente migliorate rispetto alla Hammer dello scorso anno. Che volete che vi dica di più? Posso andare a cercare il pelo nell’uovo…. allora tanto per cominciare il tappo del vario top è un po’ da “poveri” e ci starebbe meglio un tappo a spillo come montano tutte le altre velerie. Poi l’elastico con cui si tiene arrotolata la vela è un po’ stretto e si fa un po’ fatica ad inserirlo nella rotellina che tiene chiusa la vela. E per finire, giusto per darvi un test più completo possibile, il Panda, che pesa 60 chili, vestito di muta invernale, ha trovato, in condizioni di soprainvelatura tosta, la Hammer 4,2 un po’ più “fisica” della Woodoo 4,2 di cui vi forniremo il test a febbraio.
Se tenete conto che il sito della Gun Sails tedesca, mette in promozione (non si sa per quale ragione: forse per confondere ulteriormente le idee ai surfisti) la Hammer 4,7 2007 a 314 euro… bastano gli ultimi appunti segnalati a giustificare i 200 e rotti euro, 300 se parliamo ad esempio di una Combat 4,7, di differenza dalle altre wave sails? Fate un po’ voi…

PRO TEST COMMENT (by Marcos Peres)
L’ Hammer 2007 è ben più leggera della 2006 però senza perdere la grande resistenza costruttiva che l’ha proiettata tra i prodotti al top del mercato. Pur mantenendo stabilità e controllo con vento forte, sviluppa una buona potenza che permette di planare subito e di portarti rapidamente nella zona del wave riding anche con vento leggero e rafficato. Nel wave riding si muove con estrema scioltezza e neutralità senza però mai perdere quella sensazione di “appoggio” che ti fa prendere molta velocità nell’onda. Cosi si possono fare cambi di direzione molto stretti e radicali senza perdere potenza. È super stabile nei salti ed anche durante tutta la fase di “volo”.
L’atterraggio da salti estremi come il back loop, è facilitato dall’apertura del leech che permette di assorbire la spinta senza nessun problema.

scarica il test in formato pdf

 

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