Challenger Fluido 7.8 2007

fluido 7,8/2007

La Fluido è la vela freerace “no cam” della veleria di Senigallia, che quest’anno propone un prodotto ben rifinito e robusta, nonostante il peso contenuto per un “motore” di queste dimensioni.
Dalla base di questa vela è nata la Techno Fluido con caratteristiche più da regata, la 7,8 ha infatti 2 cambers, ma non estremizzate come nelle vele Formula.

Questa nuova vela è il frutto di un anno di ricerca e sviluppo in collaborazione con la classe Techno 293 e la F.I.V., che ha portato alla conquista di ben due titoli mondiali nelle categorie under 15 ed under 17.
Risultato eclatante se si considera che nella categoria under 15 con la Techno Fluido 6.8, Challenger ha ottenuto dieci primi posti ed un secondo.
Ma torniamo alla “nostra” Fluido 7,8, versione “no cam”. Il trim è il primo punto a favore di questa vela: niente più alberi “lunghi” 490 o 520 per poter planare con i venti leggeri: la fluido 7,8 si arma in un attimo utilizzando il 460/25, misura che quasi tutti hanno nel proprio parco “alberi”.
Ovviamente queste vele danno il meglio di sé con i giusti accessori e nel nostro caso boma Side-On carbon 1000 e albero Challenger Performance 100% carbon.
A dire il vero però il nostro caporedattore, passato in questo periodo a testare le vele grandi causa “sciatica”, ha voluto provare la vela abbinandola ad un 460/25 carbon 75 ed un boma Side On Monocoque Alu per vedere se le prestazioni, lusinghiere, cambiavano utilizzando un rig non necessariamente full carbon.
Alla fine sono emerse differenze infinitesimali, che non hanno intaccato la convinzione che, qualunque
abbinamento albero/boma si utilizzi, la Fluido sembri nata per planare con poco vento, non solo considerando la sua dimensione, ma anche per la distribuzione del grasso nella vela, che aiuta nell’inizio planata e nelle condizioni “stop & go”.
A conferma di questo, il nostro caporedattore impossibilitato a pompare per partire in planata causa sua “senilità precoce” riusciva ad ovviare al problema, semplicemente volgendo la tavola al lasco e spostando la vela, avanti ed indietro, attaccato al trapezio.
La partenza in planata è veramente facile anche con pochissimo vento, soprattutto se il pilota è “sano” e può pompare con decisione: la planata viene mantenuta anche in consistenti buchi di vento, pur essendo necessaria una guida “attiva”.
Abbiamo provato la vela in condizioni abbastanza varie, e con tre tavole diverse: Drops Glider 116, Naish Icon 130, e Naish Freeride Slalom 125.
Con ogni tavola la vela ha avuto sostanzialmente un comportamento simile, dimostrando di essere indicata con tavole relativamente piccole, ma anche abbinabile a tavole più performanti, come Free Formula o Slalom.
Considerando che si tratta di una 7.8, la vela risulta veramente leggera, sia a secco che una volta in planata, e persino in manovra, dove “sciatic man” si è esibito in strambate sotto la vela.
Durante la classica uscita “tanto per non stare in spiaggia”, abbiamo potuto, involontariamente, provarla con vento forte: risalendo il vento per un’oretta, a cercare quei dieci nodi che servivano per planare sempre, una volta raggiunta la zona, sono arrivati anche venti nodi di termicazzo…
In queste condizioni si può apprezzare la stabilità e la tolleranza della Fluido, anche se la guida diventa veramente faticosa, anche tenendo conto dei 130 litri della tavola.
Lode comunque alla Fluido, perché in quelle condizioni (da 5,7) si è lasciata portare, al lasco, fino a casa.
Una vela leggera e manovrabile, con un’ottima propensione alla planata, ma non soltanto… abbinata al Naish Freeride Slalom 125 la velocità di punta sprigionata è di tutto rispetto e le prestazioni in bolina, non paragonabili a quelle di una vela da Formula, sono tuttavia un bel compromesso per quelli che non vogliono vele “camberate”.

Challenger Fluido 7.8: scarica il test in formato PDF

 

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