III Ostia Sup Challenge

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Report del nostro Johnny  Banzai… o di quello che ne rimane!
Se come scherzando (ma non troppo) diceva il professore di psicologia, possiamo misurare la frustrazione come la distanza tra le aspettative e il risultato raggiunto…  in questo periodo pre-feriale potre quindi definirmi  un “surfer sull’orlo di una crisi di nervi”.
Prima quindi di diventare aggressivo e pericoloso, visto che per tutta una serie di motivi sul risultato non si può agire, allora è meglio provare a riposizionare le aspettative (facile a dirsi… prova a stare al lavoro con la brocca di fuori che fa ondeggiare le fronde e i tuoi amici “bastardi” che chattano le condizioni di onda o di vento….)
Stiamo parlando di uscite in windsurf (ho seriamente difficoltà a ricordarmi l’ultima ) ed in SUP (sempre più rade negli ultimo due mesi).

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Tra impegni di lavoro (e manco ci si può lamentare  perchè di questi tempi…), familiari e sociali (perchè non ci facciamo mancare nulla…), incastrare una giornata di vento o di onda (a meno di uscire alle 4 del mattino rubando le onde ai vampiri) è più difficile che risolvere una espressione algebrica di quinto grado appena sveglio… ed a luce spenta!
Ciò nonostante , gettando “le frattaglie” oltre l’ostacolo, anzi l’onda,  mi sono iscritto al III Ostia Sup Challenge, tappa del Campionato Italiano Fiss/Asi Nazionale, organizzato nella splendida cornice dello stabilimento V-Lounge di Ostia.

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La gara, prevista inizialmente per il 26 Giugno, è stata rimandata poi al giorno successivo con la motivazione “surfing inconsistente”… c’era infatti quel giorno una mare bumpy incrociato con vento on shore ed onda sotto i due piedi, non in linea con il regolamento Fiss.
Il 27 , svegliatomi (per la seconda volta e dopo aver fatto tardi) alle 5 di mattina e a 55 anni suonati la cosa si fa sentire… (5, 5, 55…sarà una cabala ?) arrivo al V-Lounge dove trovo una situazione “perfetta”.
Le onde sono stupende (vedi foto) ed alle 6:30 parte la prima heat.
Gareggio con una bella custom 8,6 da 112 litri  (nonostante pesi 80 kg..)

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La maggioranza delle tavole sono custom, ma non solo e comunque, come da regolamento,  entro il limite di 40 litri oltre il peso del surfer.
Nel pieno rispetto della tradizione vengo eliminato al primo turno (nonostante due belle onde prese all’inizio… la cura “Fabio Giacomini” di quest’inverno ha fatto comunque il suo effetto).

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A questo punto mi godo la gara e scatto qualche foto agli amici del Club e non solo, immortalando insieme a Liliana (supermamma ultra sessantenne di uno dei partecipanti) fotografa e docente in una delle migliori scuole di fotografia di Roma, dei bei gesti atletici.
Report serio della gara al link della Fiss.
Un occhio di riguardo a Vittorio Giacomini, “ragazzino modesto e simpatico” di soli 11 anni che non ha nulla da invidiare ad atleti più conosciuti e blasonati… ne sentiremo parlare.

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2 replies


  1. Ottima giornata di sport e SUP SURFING!!!!


  2. Bellissima gara !! Come sempre Wind News è la prima rivista a pubblicare il report della gara. Well done !!

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