Beat generation!
Il week-end ha regalato un buon sbuffo di tramontana che, sabato all’ora di pranzo mi ha permesso di rimettere piede in acqua, in un’uscita nostrana dopo i “fasti” capoverdiani e salire a + 10 nel 2013… in perfetta media per arrivare a più di 120 uscite, traguardo che mi sono prefisso quest’anno.
Tutto sommato meno peggio di quanto ci si potesse aspettare: il sole ha alzato un po’ le temperature ed il vento da 5,0/5,5 a calare mi ha permesso di riprovare la nuova nata di casa Gun Sails, in fatto di freestyle e bump-and-jump sails.
La Beat che si posiziona a fianco della blasonata Torro è disponibile in cinque misure e vanta uno shape a 4 secche nelle misure 4,8, 5,3 e 5,8 e a cinque stecche per quanto riguarda la 6,3 e la 6,9.
Il test vero e proprio lo trovate sul prossimo numero di feb/marzo (foto action by Nucci, fotografa ufficiale del Piastra team che ha scattato ben 1200 foto ai tre solitari “naufraghi” che navigavano nella baia di Noli…).
Prime impressioni?! Per uno che utilizza come temine di paragone l’amata Boxer 5,8, la Beat non si è comportata veramente niente male… forse è un po’ meno “detonante” in partenza (la voglio provare però con un albero più rigido), ma è certamente più equilibrata, controllabile e neutra sotto raffica.
Tra le altre cose vanta un bella freccia al suo arco, oltre naturalmente al prezzo che è ormai quasi la metà, giusta, giusta rispetto a vele della stessa metratura di altre marche… la possibilità, visti i 425 cm di albero di essere montata con il 400/19, cosa che permette, almeno a me, di “risparmiare” un albero: con un 370/17 ed un 400/19 faccio tutto da 4,2 a 5,8!