Questa ve la “vendo” veramente con il beneficio dell’inventario, ma dato che amici windsurfisti incontrati sabato sera di ritorno da una vacanza in Sicilia, mi hanno chiesto, preoccupati, informazioni sulla contaminazione da uranio degli spot fracesi intorno alle foci del Rodano (da Les Saintes Maries de la mer fino a Carrò), sono rimansto un attimo interdetto perchè di questa cosa non ne sapevo nulla e così mi sono informato. Allora… c’è stato un incidente al sito nucleare di Tricastin a Bollene, nel sud est della Francia, a quaranta chilometri da Avignone. L’incidente risale alla sera di martedì 8 luglio, quando l’Agenzia per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha comunicato che trentamila litri di liquido zeppo di uranio (12 grammi d’uranio per litro) si sono riversati in due fiumi dal sito nucleare di Tricastin a Bollene. La fuoriuscita si è verificata durante le operazioni di pulitura di una cisterna della centrale: i trentamila litri di liquido, sono finiti al suolo e sono andati a finire in un canale adiacente, che li ha poi riversati nei fiumi La Gaffière e L’Auzon, immissari del Rodano. L’agenzia per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha parlato di «rischio debole per la popolazione», ma nella zona vicina all’incidente è stato vietato l’uso delle acque per irrigazione o consumo, inoltre sono state vietate le attività di pesca, vela e balneazione. Anche i due fiumi Gaffière e Auzon sono monitorati… certamente la “schifezza” radioattiva è arrivata diluita nel Rodano e quindi poi al mare, ma non ci sono notizie di pericoli o divieti di balneazione nelle zone alla foce del fiume. Ufficialmente l’allarme sembra rientrato, ma se dopo un’uscita a Carrò, vi capita di accendere le lampadine, tenendole solo in mano, senza che queste siano allacciate all’energia elettrica… beh, fossi in voi, forse comincerei a preoccuparmi un po’!